Nei prossimi anni sono attesi alcuni cambiamenti importanti nelle regole che disciplinano le imposte sulle successioni.
Anzitutto è considerato probabile un aumento delle imposte di successione, sotto forma di riduzione delle attuali franchigie (cioè delle soglie di esenzione) e di aumento delle aliquote.
Nel contempo potrebbe essere completata anche la riforma del catasto, già avviata, che si propone di avvicinare le rendite catastali ai reali valori di mercato degli immobili. Poiché le imposte sulla successione si applicano, per quanto riguarda i beni immobili, ai valori catastali, il loro aumento potrebbe comportare un corrispondente incremento dell’imposizione fiscale sulle successioni.
La combinazione di questi due elementi fa temere un consistente aumento delle imposte applicate alle successioni, che può essere evitato grazie a un’attenta pianificazione del passaggio generazionale.
Il nostro ordinamento ci mette a disposizione diversi strumenti per la gestione del passaggio generazionale, dalla classica donazione (con o senza riserva di usufrutto vitalizio), alla donazione indiretta, al patto di famiglia, fino alle polizze sulla vita e alle numerose strategie attuabili in ambito societario, per consentire un passaggio graduale e soprattutto garantire la continuità dell'impresa, distinguendo la gestione dalla proprietà (holding di famiglia, azioni a voto plurimo nella Spa, particolari diritti sull'amministrazione o quote differenziate nella Srl, fusioni e scissioni).
In casi particolari, si può prendere in esame anche lo strumento del trust, ormai pienamente legittimato anche in Italia, se utilizzato correttamente.
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